Sancte Spiritus
Sancte Spiritus (2018)
Legno, foglia oro e resine epossidiche pigmentate, dim. 115 x 115 cm
Nell’opera intitolata Sancte Spiritus è subito evidente una discontinuità rispetto al presente, per cui l’arte, qui, vuole diventare innanzitutto preghiera.
Se la realtà è sfuggevole, incomprensibile e la ragione non riesce a condurci oltre le soglie del mistero, abbandonarsi alla fede, nella pratica artistica, può portare ad una conoscenza nuova, perturbante della vita.
Proprio la ricerca di questo tipo di conoscenza motiva la scelta del soggetto di quest’opera, dove il soffio vitale che dà corpo alle creature, animandone la materia, è invocato a guidare il pro-cesso di creazione artistica.
La tradizionale iconografia dello Spirito Santo si fonde allora con il richiamo agli elementi naturali: la terra, l’acqua, il fuoco e il vento, che qui diventano dono e grazia divina.
Le personali esigenze di spiritualità e il dialogo con il divino non sono tuttavia incompatibili con una serrata ricerca formale, implicano piuttosto la conquista di un punto di equilibrio.
Invenzione, ripetizione di iconografie sedimentate nella cultura occidentale, scelta delle tecniche e delle materie si propongono quindi come strumenti di ricerca per una nuova identità artistica.
Patrizia Gelli
Storica dell’Arte