MetaPonti/24

La serie MetaPonti si compone di sei opere, sei ponti, distinti l’uno dall’altro per altezza e per colore, in modo che ognuna di queste opere, pur conclusa e leggibile in sé, vada a disporsi come tassello di un insieme più ampio in un unico progetto di forme in connessione.

Il ponte, qui, è simbolo molto riconoscibile di unione e relazione, così come di transizione e cambiamento, ma si presenta anche come elemento di riflessione sul fare artistico: la tecnica, quella delle tele estroflesse, resa possibile da accorgimenti tecnici invisibili all’occhio, crea una dilatazione delle forme pittoriche dalla tela stessa verso l’esterno, verso lo spazio occupato dallo spettatore, dando corpo a geometrie solide capaci di luci e di ombre.

Le opere così realizzate conquistano la terza dimensione, ponendosi di fatto in bilico fra pittura e scultura.

La sintesi grafica volutamente semplice, fondata sull’ortogonalità, distingue gli elementi verticali portanti da quelli orizzontali congiungenti, lasciando spazio, al centro, alla massa solida, tridimensionale e sfaccettata del cubo, aggregazione, materica, delle diverse forme presenti che lì convergono e si incontrano.

MetaPonti quindi, opere dove il passaggio da uno stato all’altro è elemento necessario per l’esistenza.

Patrizia Gelli
Storica dell’Arte