Fluxes
Nate recuperando i materiali di lavorazione utilizzati per Ways Out, le opere della serie Fluxes, prima ancora di essere pensate come un progetto a sé stante, si propongono come il divenire di un’altra esperienza artistica, che si fa, in questo caso, movimento, energia che si sprigiona, flusso, appunto.
Si tratta di opere astratte certo, non c’è forma né soggetto, e il ritmo, talora anche spezzato, ne è protagonista, tanto che si potrebbe parlare di schizzi, acqua, pioggia o comunque energia che si palesa trasformandosi.
Il colore stesso, nelle sue dissonanze, sembra sprigionare da un altrove ignoto ma angusto, di cui è necessario supere i limiti, i confini.
Fluxes è, in tal senso, anch’esso una via di fuga.
Patrizia Gelli
Storica dell’Arte